5 aprile 2024
Sono iniziati ieri a Cadelbosco di Sopra, comune alle porte di Reggio Emilia, i Campionati Italiani Paralimpici.
Nella giornata d’esordio si sono svolte le gare riservate alla categoria 11, che raccoglie gli atleti con problematiche intellettive e relazionali. Da oggi a domenica si terranno le competizioni per gli atleti con disabilità fisica: classi 1-5, in carrozzina, e classi 6-10, in piedi.
Sono in programma gare di singolo, maschili e femminili, i relativi doppi ed il doppio misto, questo sia per l’assoluto che per il giovanile. E poi altrettante gare per il settore promozionale e, per non farsi mancare niente, sono previste anche incontri riservati agli atleti in attesa di classificazione.
In buona sostanza sono settanta le gare in programma che assegneranno altrettanti titoli italiani.
Federico ha disputato il singolo assoluto, quello giovanile ed il doppio assoluto in coppia con l’atleta dell’AVIS di Isola d’Asti, Andrea Fassio.
Nell’assoluto, giocato in mattinata, il nostro portacolori supera il girone impegnato solamente dal padovano Forlin (9/-8/6/-8/9), meno di nessun problema contro il sassarese Idini (0/1/0) ed il palermitano Pitarresi (0/2/0).
Nel tabellone ad eliminazione diretta ancora una vittoria contro Busardò (12/5/-11/6) per poi essere fermato dalla testa di serie numero uno, il magiostrino Cacioli (6/6/4).
Nel pomeriggio si è giocata la gara di doppio.
Poco da fare per i due piemontesi, fermati nel girone iniziale dai siciliani Galletti e Rione Fili e dai veneti Pengo e Forlìn.
Verso sera si è giocata la gara giovanile.
Federico parte quale prima testa di serie. A giudicare dagli iscritti, l’accesso alla finale è praticamente certo, per l’assegnazione del titolo tutto è demandato all’incontro che, con ogni probabilità, lo vedrà opposto alla seconda testa di serie, quel Forlin già incontrato in mattinata nel girone dell’assoluto.
E così è stato. I due raggiungono la finale senza colpo ferire, ma questa volta a prevalere è l’atleta padovano (-8/9/-11/4/8). Il nostro bravo Federico è comunque medaglia d’argento.