27 maggio 2022 Ai Campionati Italiani in corso di svolgimento a Riccione, dopo le gare di sesta categoria, martedì hanno preso il via le competizioni riservate agli atleti classificati quinta categoria, sia maschi che femmine. La prima giornata è dedicata ai doppi. Dopo che Tommaso ha dovuto rinunciare per motivi, diciamo scolastici, a questa gara, noi schieriamo la sola coppia composta da Fabio e Matteo. Le 76 coppie iscritte sono inserite direttamente in un tabellone ad eliminazione diretta. I nostri portacolori affrontano, al primo turno i marchigiani di Montemarciano, Casapulla e Molini; dopo una fase di rodaggio la partita è vinta alla bella. Al turno successivo servono ancora cinque set per superare i siciliani Amodei e Lo Iacono. Il colpaccio lo sfiorano negli ottavi quando, avanti due set a zero contro Licciardi e Cuboni, due forti atleti sardi, hanno avuto a disposizione, nel terzo set, un clamoroso match-point. A quel punto però, perso il set, la luce si spegne (-11/-8/11/3/4). Mercoledì giornata dedicata allo svolgimento dei 76 gironi del singolo maschile. Tutti e tre i nostri portacolori conquistano il proprio girone. Fabio, che non era la prima testa di serie, vince contro il marchigiano Belardinelli, il modenese Orpelli e, in quattro set, contro De Lorenzo, atleta del Silver Lining che lo precedeva in classifica di una manciata di punti. Tutte vinte anche per Matteo, al quinto set contro Castaldini (Fortitudo Bologna) ed il saronnese Fregatti, per poi chiudere con un tre a zero su Belmonte (Castrovillari). Percorso netto anche per Tommy inserito in un girone di over sessanta. Tutto facile, pur senza brillare, contro Cesareo (Roma ping pong), De Leo (Pegasus Matera) e Bettini (S. Giorgio Limito). Giovedì la gara femminile e la fase finale del maschile. Subito fuori sia Fabio che Matteo i quali si sono imbattuti in avversari che ne avevano di più. Il primo contro il lucchese Nicoletti ed il secondo opposto al pugliese di Bisceglie Troilo. Tommy invece vince la prima partita, giocando peraltro molto bene, contro Surace (Fondiana) e poi al turno successivo, opposto a Iannone, atleta meglio impostato del nostro, viene battuto in quattro set, con il grande rammarico di non aver chiuso a favore l’ultimo parziale dopo che si era trovato a condurre per 9 a 3. Nel femminile gareggiano le inseparabili Federica e Lodovica. La prima, nel girone, sfrutta al meglio l’assenza della prima testa di serie e, con la vittoria, pur soffertissima (-3/5/-9/7/10), contro la milanese Volorio, si qualifica per la fase finale ad eliminazione diretta. Tutto facile invece per Lodo, tre agevoli vittorie su Veltri (Castrovillari), Di Ianni (Eureka Roma) e Di Rienzo (S. Gabriele Vasto). Nella fase successiva, subito fuori Fede per mano della barese Misceo, mentre per Lodovica inizia il percorso che la porterà sul podio. Prima la trentina di Cles, Franzoi, poi la sorrentina Di Meo (Terra delle Sirene). Ma il vero miracolo lo compie, nei quarti, contro la testa di serie numero uno, la livornese Paoli che sovrasta la nostra di quasi mille punti. Il primo set è nostro appannaggio, ma nei due successivi l’avversaria mette in mostra tutta la propria bravura. A quel punto, forse certa di poter condurre agevolmente in porto il match, si rilassa e perde malamente, a 3, il quarto set. Si va alla bella. Lodovica rimane concentrata e svolge con diligenza il compito. La Paoli invece è visibilmente nervosa, tra l’altro, senza apparenti motivi, a un certo punto caccia la propria compagna che fungeva da tecnico. Il set comunque, sin dall’inizio è nelle sue mani con la nostra sempre ad inseguire. Poi sul finale una serie di errori riequilibrano tutto. A questo punto l’esito è un terno al lotto che però vinciamo noi; un banale errore di palleggio regala a Lodovica questa grande soddisfazione. La semifinale contro la dodicenne Dossi, non passerà sicuramente alla storia. La nostra eroina, stanchissima ed appagata, subisce in tre set senza mai minimamente impensierire l’avversaria (6/6/7). La giornata molto calda con l’umidità presente in palestra creava una situazione non propriamente gradevole. Ed è proprio nel tentativo di lenire, tra un punto e l’altro, questo disagio, arieggiandosi con la racchetta, che la nostra Federica, sempre attenta a “non fare brutte figure”, è rimasta impietrita con il manico in mano mentre il piatto se ne volava via. Dopo il siparietto con l’arbitro che in un primo tempo voleva far concludere la partita con quel che rimaneva della racchetta (non si sa quale delle due parti intendesse far utilizzare!), tutto riprendeva normalmente, grazie all’attrezzo di scorta che Fede abitualmente si porta seco. Prossimo appuntamento il quarta categoria dove ai nastri di partenza ci sarà anche il nostro David.
|