17 gennaio 2017 Si è conclusa domenica sera la nostra spedizione in terra emiliana dove, a Cortemaggiore si è svolto in due giorni il terzo torneo nazionale giovanile (disputato in due sedi) valido per la qualificazione ai Campionati Italiani. La posizione abbastanza centrale e facilmente raggiungibile (a poco più di un chilometro dal casello di Fiorenzuola d’Arda sull’Autosole) garantisce sempre un alto numero di partecipanti a questa prova (sabato e domenica hanno preso parte alle gare 326 giovani atleti). Se si pensa che nell’altra sede di gara, a Canicattì in provincia di Siracusa, i partecipanti erano 64 è tutto dire. Ma, proprio in considerazione di questa nutrita partecipazione, la sistemazione logistica si è riconfermata non all’altezza. Dodici tavoli (più due sistemati in un'altra palestrina!) stipati sul parterre con una tribunetta striminzita che a stento accoglieva la metà degli accompagnatori. Il gracidante impianto di amplificazione creava difficoltà nella gestione delle gare e non sono stati di certo gli inutili pettorali (scritti a mano con il pennarello!) consegnati agli atleti (previo deposito cauzionale di 2 €) che hanno migliorato la situazione. Certamente però, la prestazione poco brillante (per usare un eufemismo) dei nostri sei atleti, non è da ascrivere a questi motivi. Nel rendimento dei nostri non v’è stato alcun acuto, si sono limitati a vincere le partite giocate contro avversari meno forti ed hanno perso tutti i match disputati contro giocatori, sulla carta, anche se di poco, più quotati. Nella categoria Allievi, superano il girone Davide (vittoria contro Crosta e sconfitta da Oyebode), Tommy (vincente su Klotz e sconfitto da Sofia) e Simone (vittorioso su Alex Moser, Manuzzi e Sandrini). Non lo superano sia Nicolò, battuto da Gualdi e Bozzini, che Pietro fermato da Palomba e Spolaore (contro cui il nostro Pippi disputa un buon match) e con la vittoria su Armani. Nella fase successiva, tutti fuori alla prima partita disputata. Davide e Tommy, nei trentaduesimi, rispettivamente contro Caldarola e Moras (lo scorso anno, sempre a Cortemaggiore, il nostro aveva battuto l’atleta bresciano); Simone, nei sedicesimi, opposto al forlivese Monaco (tre set a zero), contro cui aveva vinto tutte le precedenti quattro partite disputate negli ultimi due anni. Anche Francesco, nella categoria Ragazzi, non convince più di tanto. Per lui, ovviamente, le prime fasi non sono un banco di prova attendibile. Vince facilmente il girone (Armani e Rautscher) e la prima partita del tabellone (Lancini), poi negli ottavi c’è Vallino. Le volte che i due amici si sono incontrati non si contano più, il nostro arrivava da una serie positiva di cinque vittorie con l’ultima sconfitta che risaliva all’ottobre del 2015. Anche questa volta il match pareva equilibrato, un set a testa sino al due pari, poi il crollo verticale del nostro bravo atleta che perde a uno il set decisivo. La sconfitta ovviamente ci sta e come, è quell’ultimo set, praticamente non giocato, che lascia qualche perplessità. La vittoria in questa gara, con grandissima (e piacevole) sorpresa, va ad Andrea Giai, ora TT. Torino, che supera in semifinale la testa di serie numero uno, il castellano Bassi, e, in finale, Costantino Cappuccio, tesserato per l’Universitaria di Messina che, alla vicina Canicattì, ha preferito Cortemaggiore.
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