3 novembre 2016 Si è conclusa martedì la tre giorni di fuoco per i nostri giovani impegnati a Torino nel primo dei tornei predeterminati giovanili validi per la qualificazione ai Campionati Italiani. Dieci gli atleti impegnati nelle varie gare con più della metà dei quali iscritti nella categoria Allievi. Iniziamo dai Ragazzi. Francesco supera senza difficoltà il girone iniziale (Mijno, Ramazzotti ed Amerio) poi al primo turno lo scontro fratricida con Marcolino che a sua volta aveva superato il girone grazie alla bella vittoria sul torinese Bruni (e sconfitta da Vallino). Fra, in semifinale, trova Giai, e butta alle ortiche una partita ormai praticamente in cassaforte. Dopo aver perso il primo set, Francesco gioca al meglio, vince con facilità i due successivi (6, 5) ed è praticamente padrone del tavolo, l’avversario sovente arranca a fondo campo nel tentativo spesso vano di rimandare in campo la pallina. Ed è proprio in una simile situazione di gioco che Andrea, peraltro con una “stecca”, rimanda in campo una candela a pochi centimetri dalla rete. Il nostro, con imperdonabile leggerezza tira un manrovescio ciccando completamente la pallina. Francesco rimane impietrito, dal praticamente certo 8 a 3 si passa invece al 7 a 4. Il bravo avversario prende fiducia, il nostro portacolori, ormai completamente frastornato, si fa rimontare e perde il set. Poi, anche in bella, nulla cambia e sfuma così la possibilità di disputare una finale che sarebbe stata strameritata. Cosa vuol dire la “testa”! La gara riservata agli Allievi se la aggiudica Simone, con un percorso che dire accidentato è dire poco; in questa categoria c’è un bel gruppetto di ragazzi veramente bravo per cui quest’anno ci sarà sicuramente da divertirsi. Dopo il girone, vinto con irrisoria facilità, Simo trova (quarti di finale) Marco Torta. Come sua abitudine (pessima), suffragata anche dal fatto che, negli anni passati, il nostro ci aveva sempre vinto con discreta facilità, imposta la partita sul controllo “tirando” solo sporadicamente. Se questa tattica, a sforzo minimo, a volte paga, certamente non l’altro giorno contro Marco. Il bravo atleta cuneese, approdato anche lui alla corte di Catalin, è molto migliorato, impostato giustamente sul gioco aggressivo. Controllare, trovandosi sovente distante dal tavolo, non funziona; i primi due set (7, 7) sono facile appannaggio dell’avversario. Fortunatamente le sollecitazioni di Adrian ad essere più propositivo vengono prese in considerazione, Simo inizia a giocare come si deve e siamo sul due pari (8, 4). In bella siamo da capo, l’aver vinto con una certa facilità l’ultimo set, fa reimpostare la tattica di Simo sul risparmio energetico, l’avversario però non molla, il nostro si ridesta ed il set procede punto a punto, alla fine la spunta, sudando le fatidiche sette camicie, con il punteggio di 14 a 12. In semifinale c’è il vercellese Grigatti, discorso analogo, Simo vince il primo set 12 a10 “cazzeggiando”, ma non basta, anche grazie a qualche servizio al limite del regolamento, Ludovico riparte e si porta in vantaggio aggiudicandosi i due successivi parziali (8, 8). La presenza del giudice-arbitro a bordo tavolo convince Grigo a non rischiare i servizi e, contro un Simone, a questo punto, molto determinato non c’è più nulla da fare a 6 ed a 4 gli ultimi due set. In finale non arriva l’atteso Jacopo, testa di serie numero uno del torneo, fermato inopinatamente in semi dall’outsider Capra, che anche lui da quest’anno gareggia con i colori del Verzuolo. Il match è tirato ma la lezione degli incontri precedenti è servita. In quattro set Simone chiude il discorso. E vediamo gli altri. Davide supera il girone, pur sconfitto da un Fanizza in grande spolvero, battendo Allegranza ed il cossatese Teston. Nel tabellone trova Bucci contro cui, pur perdendo, disputa un buon match. Da Tommy ci si aspettava qualche cosina in più, reduce dalla bella prestazione di Novara, qui non ha particolarmente brillato. Nel girone (vittoria contro Fimiani) ha perso da Capra senza mai entrare in partita, poi, nel tabellone, è stato subito battuto, in quattro set, da Fanizza. Per Nicolò era durissima inserito nel girone con Grigatti e Bucci. Quest’ultimo, giocatore di buon livello, è stato quest’anno tesserato per la prima volta in Italia e quindi non figura ancora nelle classifiche, per cui è una vera e propria mina vagante. Nico non si può dire abbia giocato male, anzi. Il suo problema sono le paturnie che si crea, questa volta era la sfortuna per i due avversari forti, altre volte sono lo spigolo o la retina presi dall’avversario, per non parlare dei suoi errori, ne basta uno normalissimo per mandarlo in crisi: ecco oggi non mi entra niente, uffa! Pietro si conferma vero agonista. Gioca a viso aperto contro Jacopo senza alcun timore reverenziale e lotta come un gladiatore, uscendone peraltro vincitore, contro il verzuolese Bonetto che ha circa mille punti in più del nostro Piè. Nel primo turno del tabellone incontra Torta, gioca un buona partita vincendo meritatamente anche un set. Infine Luca, per lui ovviamente poco da fare, perde le tre partite del girone (Ceccon, Izzo e Torta), ma certamente non perde il bel sorriso che gli illumina il volto. E veniamo agli Juniores. David, chiuso da Ferrero, si gioca il passaggio contro Alex Lavita; parte bene vincendo il primo set, ma poi è l’avversario a prendere il sopravvento e chiudere vittoriosamente a proprio favore. Annetta viene sempre per ultima, la prossima volta dovrò invertire l’ordine della cronaca! La nostra Loro (scusate il pessimo calembour) ha disputato una buona gara chiudendo in terza piazza con vittorie su Zucchetti e Sereno Regis e sconfitte contro Nino (girone) e Mosconi (semifinale). Ora che Anna inizia a battere con una certa regolarità le avversarie di minor caratura, è d’uopo che inizi ad affrontare anche quelle più titolate con una maggior autostima, sono atlete già brave di suo non occorre anche dare loro quel piccolo vantaggio di affrontare un avversaria timorata e già rassegnata a perdere. Daje Anna.
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