Conclusi gli Italiani Giovanili


28 aprile 2016
Si sono conclusi i Campionati Italiani Giovanili di Terni dove, martedì, sono iniziate le gare riservate alle categorie dei più piccini: Giovanissimi e Ragazzi.
Cinque i nostri atleti presenti impegnati nelle varie gare di singolo, doppio ed a squadre.
Si inizia con i doppi.
Nel misto della categoria dei baby abbiamo l’esordio di Vittoria che gioca con il verzuolese Izzo, ovvia sconfitta al primo turno per mano dei siciliani Barbagallo e Lombardo.
Tutto biellese l’altro misto composto da Francesco e Giorgia. Vittoriosi al primo turno sugli altoatesini Unterweger e Stockner, al secondo su Lancini e Rad, si fermano nei quarti battuti al quinto set dalle teste di serie numero due del torneo, i lombardi Pezzini ed Arlia.
La gara è vinta dai piemontesi Giai e Zanetta. Bravissimi.
Nel misto Ragazzi Simone con la novarese Stanglini partono con qualche velleità di medaglia, il tabellone infatti li vede posizionati quali quarta testa di serie. Facile vittoria al primo turno sui veneti Spolaore e Valotto, ma al turno successivo (quarti), contro il primo vero ostacolo, i liguri Puppo e Manescalchi, i nostri vengono superati in tre set. Simone continua a non capire che nel doppio misto il maschio deve necessariamente trascinare la coppia, è lui che deve comandare le danze. Se nel doppio normale uno dei due componenti può (o, a volte, deve) fare da spalla, nel misto proprio non esiste che il maschietto stia a rimorchio. Puppo, bravissimo, ha, praticamente da solo, vinto l’incontro.
Gli altoatesini Moser e Vivarelli si aggiudicano il titolo italiano battendo in finale la coppia composta dal nostro (ex) Jacopo e Ricupito.
Giorgina gioca il doppio con l’amica di Mondovì Valentina Rolfo. Escono sconfitte, al primo turno, dalle lombarde Trentarossi e Ciaponi.
La gara la vincono, come previsto, le piemontesi Zanetta (Regaldi) e De Costanzo (Torino).
Nell’omologa gara al maschile la coppia Francesco-Vallino Cortassa, partita con i più ampi favori del pronostico, conferma la leadership e si aggiudica la gara superando in finale, al quinto set (14 a 12), l’accoppiata siciliana Spagnolo-Valastro. Campioni d’Italia.
Il percorso sin li era stato agevole con vittorie su Mariani/Mauro, Pinto/Amerio e, in semifinale, su Giai e Garello.
Il doppio della categoria Ragazzi vede ai nastri di partenza due coppie con nostri atleti, Simone con Jacky e Pietro (Pippi) con Bonetto. Subito fuori questi ultimi che incontrano al primo turno la forte coppia campana composta da Cappuccio e Varone.
Ovviamente più lunga la strada percorsa da Simone e Jacopo. Al primo turno superano i campani Landolfi e Scognamiglio, poi tocca a Bassi e Martinalli e già sono a medaglia. In semi incontrano i siciliani Amato e Sofia ed anche a loro concedono un solo set. E’ finale contro la coppia testa di serie numero uno, i liguri Puppo (Genova) e Palomba (La Spezia).
Bel match con i nostri che si portano subito avanti di due set (9,7), perdono il terzo a 7, ma chiudono perentoriamente quello successivo lasciando a quattro gli avversari. Campioni d’Italia.
Mercoledì le gare di singolo.
Nelle Giovanissime Giorgia supera il girone alla grande. Battuta solamente da Arlia, vince contro Colella, Vescio e Palmisano.
Esce poi al primo turno del tabellone finale per mano di Salliu. Un bel torneo il suo.
Tra i Ragazzi in gara c’erano Simone e Pippi. Quest’ultimo, alle prime esperienze in gare così importanti, gioca al meglio, chiuso da Longo e Nardi, perde tiratissimo da Klotz e, battendo Manuzzi (che lo sovrasta in classifica di circa 1500 punti), chiude il girone in una brillante terza piazza.
Nessun problema per Simone nel girone, facili vittorie su Cappelletti, Ceppa, Landolfi e Martinelli. Al primo turno del tabellone finale supera agevolmente Sernesi, poi, con la vittoria, in quattro set, sul difensore Bersan, entra nei quarti di finale dove incontra Sofia. Match molto bello e combattuto. Primo set a favore del siciliano (12 a 10) ma subito pareggiato dal nostro (13 a 11); nel terzo set Simone si trova avanti 8 a 4 e poi 9 a 6, ma qui si ferma ed è l’avversario a vincere. Ancora parità dopo quattro set con la vittoria del nostro per 13 a 11. In bella Simo parte malissimo, in un batter d’occhio è sotto 8 a 2, a questo punto, perso per perso, inizia a tirare sia di diritto che di rovescio. Punto su punto rimonta sino al 10 pari. Ma purtroppo qui si ferma.
Si potrebbe pensare che quando due giocatori raggiungono il nove o dieci pari del set decisivo, il risultato finale sia legato più al caso che ad altro.
Qualche volta ciò può anche accadere, ma, quasi sempre, non è così.
In queste situazioni a far pendere l’ago della metaforica bilancia a favore di uno o dell’altro dei due contendenti non è propriamente il fato ma è la capacità di gestire simili momenti dove la paura di sbagliare (ben conosciuta in quanto causa di “braccino”) da un lato e la voglia di vincere (fonte di sana “cattiveria agonistica”) dall’altro si scontrano condizionando sovente le scelte tattiche. La forte presenza di adrenalina che, in questi casi, scorre fluente nelle vene dovrebbe essere utilizzata per inibire la paura e gestire al meglio l’aggressività.
Ultimo singolarista di giornata: Francesco. Nel girone, come al solito (quantomeno ancora per quest’anno), tutto facile, con vittorie in tre set contro Chimenti, Alberti, Mariani e Scortecci. Al primo turno del tabellone finale incontra l’avellinese Novi, partita molto sofferta (forse troppo) che il nostro riesce ad aggiudicarsi solamente al quinto set. Fortunatamente molto più facile l’incontro successivo vinto facilmente contro l’abbruzzese Mascioli. In semifinale ad attendere Fra c’è Spagnolo, testa di serie numero due del ranking e contro cui in nostro portacolori quest’anno ci aveva perso entrambi gli incontri disputati. Primi due set tirati ma con Francesco sempre in controllo e chiusi entrambi a favore (9,8). Nel terzo l’avversario prova a riaprire il discorso, se lo aggiudica infatti lui con il punteggio di 11 a 9. Ma il nostro non ci sta, parte subito a mille non lasciando nemmeno all’avversario il tempo di reagire. 11 a 2 ed è finale.
Ancora una volta di fronte Francesco Gamba e Federico Vallino Costassa.
Nell’arco degli ultimi due anni questo è il tredicesimo scontro che si verifica tra i due amici. I precedenti sono nettamente in favore del torinese (9 a 3), ma con gli ultimi due match vinti dal nostro.
La partenza non è delle migliori. Fra gioca male e perde i primi due set abbastanza nettamente (6,6). Si sta assistendo ad un brutto incontro, anche il commentatore (l’incontro è trasmesso in diretta da webtv) esterna qualche perplessità sulla qualità del gioco espresso dai due.
Fortunatamente qualche cosina cambia nel terzo, il gioco migliora, Francesco è sempre avanti ma si fa raggiungere a quota nove, a questo punto è Federico che ha un match point, annullato bene da Fra che poi chiude a favore il set. Il nostro prende finalmente fiducia, gioca il quarto parziale al meglio, puntuali aperture di dritto e soprattutto di rovescio, pochissimi errori, insomma, un bel giocare. Con il punteggio di 11 a 5 si va alla bella. Parte bene il torinese (cambio campo sul 5 a 3 a suo favore), ma Francesco è sempre li, 8 pari e poi in un amen è il nostro campioncino che chiude il set (11 a 8) e l’incontro che gli assegna l’ambitissimo titolo. Campione d’Italia.
Aldilà della legittima gioia per la vittoria del nostro bravo atleta occorre, più che mai, rendere l’onore delle armi allo sconfitto.
Fatta eccezione per quei tre ultimi, e per lui “maledetti”, set, Federico ha letteralmente dominato la gara vincendo tutte le partite sin li disputate (compresa quella di semifinale contro il forte atleta, anch’egli piemontese, Andrea Giai) con irrisoria ed imbarazzante facilità, senza perdere alcun parziale e concedendo agli avversari via via incontrati un massimo di sei punti a set (!).
Raramente, o forse mai, si era assistito ad un simile ruolino di una marcia che tutti (eccetto ovviamente noi) si attendevano vittoriosa.
Giovedì ultima giornata con le gare a squadre.
Noi siamo presenti con due team entrambi sponsorizzati dalla Falegnameria La Stazione – PORTAS: i Ragazzi con Simone, Francesco e Pietro, e le Giovanissime con Giorgia e Vittoria.
Magnifica prestazione delle ragazzine che riescono inaspettatamente vincere il primo incontro che le vede opposte alle altoatesine del Sarnthein. Le nostre, sconfitte nel doppio, vincono tre incontri di singolo, sia Giorgia che Vittoria su Stockner e nuovamente Giorgia su Trojer.
Nell’incontro successivo le avversarie sono le portacolori del Castelgoffredo le forti Arlia e Salliu, tre a zero lo scontato risultato finale, con le nostre ragazzine che comunque ci hanno mostrato qualche scampolo di bel gioco.
Per i Ragazzi il primo ostacolo è il Livorno. L’incontro si chiude con la nostra vittoria per 3 a 1 con due punti di Simone su Annibale e Boldrini, ed uno di Pietro su Laucci. Il punto della bandiera gli avversari lo conquistano a spese di Francesco, battuto malamente da Boldrini.
Per entrare in semifinale troviamo la Polisportiva Bissuola, di Pellizzon e Spolaore. Incontro difficilissimo, praticamente impossibile. Puntiamo tutto su Simone, se mai riuscisse a portare lui due punti …
Quello su Spolaore arriva subito nella partita di apertura, ma il suo forte compagno pareggia immediatamente il conto imponendosi a Pietro. Francesco, con la vittoria su Dartora, ci porta sul due a uno, ma il punto di Simo su Pellizzon rimane una chimera. Il bravo giocatore veneto, ancora “cissato” dalla bella prestazione nella gara di singolo che lo ha visto finalista contro Puppo, supera nettamente il nostro bravo atleta in tre set.
Chiude il match Spolaore che batte Pietro autore comunque di una bella prestazione.
Su quaranta società andate a medaglia, noi, grazie ai tre ori, siamo incredibilmente in quinta posizione, alle spalle di Torino (2) e davanti a Regaldi (12), Enjoy (15), Verzuolo (28) e Novara (38). Il primo posto se lo aggiudica, come al solito, il Castelgoffredo.
Nella classifica per società, che prende in considerazione non solamente le medaglie, ma anche i piazzamenti, per noi la situazione non cambia di molto. Su di un lotto di 106 sodalizi, chiudiamo in una brillantissima sesta posizione, che per noi è il record (nemmeno nell’anno dei quattro ori di Jacky era andata meglio!), dietro a Castelgoffredo, Torino, Vallecamonica, Mugnano e Marcozzi; e davanti a Verzuolo (7), Regaldi (8), Enjoy (21), Novara (35), Cus Torino (51), Mondovì (71) e Auxilium Cuneo (88).
Niente male.
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