27 febbraio 2014 Jacopo è rientrato dalla trasferta svedese dove, lo scorso fine settimana, ha disputato ad Orebro lo Swedish Junior & Cadet Open. Si è trattata di una vera e propria kermesse in quanto, oltre alle numerosissime gare riservate ai più giovani, si sono anche disputati tornei a cui hanno partecipato atleti tra i più forti al mondo. Non poteva proprio mancare, tra gli altri, il fuoriclasse di casa Jan-Ove Waldner il quale, nella gara Mens Single Elite, vinta dal cinese Hui Xu, è uscito negli ottavi di finale. Tra gare di singolo e doppio si sono giocati, nei quattro giorni, ben 24 tornei (senza contare quelli di consolazione). Jacopo, che ricordiamo era l’atleta più giovane dell’intero lotto di partecipanti, ha disputato 3 gare (Cadet, Under 14 e Minicadet – li chiamata Hopes), giocando in totale 9 partite e vincendone due (contro lo svedese Hallin e l’egiziano Abdelwahab). Un risultato sicuramente positivo. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il nostro “grillo atomico” sulle impressioni ricevute da questa esperienza. Sicuramente l’imponenza dell’impianto che ospitava le gare (due palestre adiacenti con 30 aree di gioco), l’elevato tasso tecnico (qui in Italia è più facile aprire il gioco, la, a servizi corti, si prosegue con palleggi corti molto tagliati per cui, benché tutti siano dotati di gran colpi di rovescio, diventa più difficile l’apertura). Ma, alla specifica domanda su che cosa della trasferta svedese l’avesse maggiormente impressionato, la risposta è stata immediata: la prima colazione. Vi era di tutto e di più, persino le uova sode e l’insalata e poi i giapponesi che mangiavano la marmellata accompagnandola con il riso bollito.
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