Lo stage dei francesi


Eventi organizzati
31 dicembre 2011
Si è concluso oggi, dopo cinque giorni di durissimo lavoro, lo stage “dei francesi”.
Agli ordini di Cedric Rouleau, direttore sportivo e capo allenatore del CPC Nice, prima società della Costa Azzurra con i suoi 819 soci (sigh!), oltre venti atleti, tra francesi ed italiani, hanno seguito questo interessante stage che è giunto alla sesta edizione.
Erano le vacanze di natale del 2005 quando, per la prima volta, gli amici d’oltralpe sono giunti a Biella. Le prime tre edizioni si erano svolte in via Marucca; traslocavamo ogni volta una dozzina di tavoli con relative transenne che poi andavamo a montare, con non poche difficoltà, nelle due palestre (quella inferiore e quella superiore).
Da qualche anno ormai lo stage si tiene alla palestra dell’ITI con enormemente minori difficoltà logistiche ed organizzative.
La scorsa stagione, a poco meno di un mese dall’inizio previsto, lo stage è saltato. Olivier Maero, braccio destro di Cedric ed anch’egli coach del team nizzardo, si era infatti infortunato gravemente (rottura del tendine di Achille) per cui senza quell’indispensabile supporto la trasferta in Italia era impensabile.
Quest’anno abbiamo felicemente ripreso la bella tradizione e dal pomeriggio del 26 alla mattinata del 31 dicembre si è nuovamente organizzato “lo stage dei francesi”.
Erano presenti tre forti atleti di Frejus (Benjamin Fedeli, Mathieu Carpena e Andrea Derivoyre), un rappresentante del Mentone (Andrea Tortorino) e cinque giovani del Nice CPC tra cui la forte promessa Albert Swanny, cadetto posizionato tra i primi duecento al mondo.
Oltre ad alcuni nostri giovanissimi atleti (non tutti han potuto partecipare con assiduità alle sedute di allenamento a causa dell’influenza che ha sfoltito di molto i ranghi delle nostre “belle speranze”) erano presenti anche vari giocatori provenienti da altre società piemontesi.
Da Refrancore i due Millo (Alessandro ed Andrea), Aschiero e Benzi; da Vercelli Ramezzana ed Angelini, da Novara Dalla Palma e da Grignasco Paracchini.
Per gli atleti italiani si è trattato sicuramente di una gran bella esperienza. In Europa, nel settore giovanile, la Francia è nazione leader e poter partecipare ad allenamenti gestiti da qualificati istruttori transalpini è stato sicuramente molto proficuo.
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